LA RECITAZIONE

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Tutti almeno una volta nella vita, abbiamo sentito il consiglio di un genitore o un amico che di fronte a una situazione che ha scatenato in noi un’emozione negativa di rabbia, frustrazione o delusione ci ha detto “va là, lascia perdere, devi fartelo scrollare di dosso!”. In linea di massima è comprensibile che essere coinvolti in prima persona è diverso dall’assistere come osservatore o spettatore alla situazione negativa in sè.

Oggi voglio provare a guidarti per raggiungere la consapevolezza di quell’amico o quel parente che ti ha offerto il consiglio.

Innanzitutto dobbiamo essere d’accordo sul fatto che provare emozioni negative di fronte a situazioni oggettivamente negative, è del tutto normale. Non stiamo cercando di bannare le nostre emozioni o diventare immuni e insensibili ad esse.

Solitamente le situazioni negative hanno un inizio e una fine, come per ogni cosa. Un litigio, una sfortuna, una giornata no, una delusione o un dispiacere. La differenza tra una persona che “lascia andare” e una persona che non lo riesce a fare, sta nel fatto che quest’ultima si aggrappa al dolore, rischiando così di non andare oltre o di innescare ulteriori situazioni e conseguenze altrettanto negative e dolorose. La convinzione che sta alla base del volersi aggrappare al dolore è il rifiuto, o la non accettazione (come preferite chiamarlo) che quella situazione sia successa o che le cose possano essere andate in quel determinato modo. Ne risulta che ci illudiamo che rimanendo convinti della nostra affermazione di base (“non può andare così”) abbiamo in qualche modo il controllo sulla situazione. 

La realtà è che è un controllo del tutto illusorio oltre ad essere nocivo per noi stessi e per chi ci sta attorno, perchè alimenta il nostro senso di irritazione e frustrazione innescando meccanismi sempre più negativi nel nostro modo di pensare e agire.

Ora che hai chiaro il motivo per il quale tu decidi di aggrapparti e rimanere attaccato al dolore, posso illustrarti gli strumenti attraverso i quali puoi riacquisire il potere di decidere di passare oltre, di limitare l’arco temporale degli effetti negativi che la situazione inconveniente ha prodotto.

MINDFULNESS

Saprai benissimo già che la meditazione o la mindfulness è benefica, e se non lo sai ancora, ti puoi informare sul web sui benefici scientificamente provati che la meditazione ha sul corpo e sulla mente delle persone, ci sono una miriade di articoli a riguardo. Ti linko questo.

Ora io voglio spiegarti come la mindfulness sia cruciale ai fini del nostro obiettivo: lasciare andare. Alla base della teoria buddhista che ha concepito la meditazione, vi sono due concetti fondamentali: il non giudizio e il non attaccamento. Non ti preoccupare, ti spiegherò subito cosa vogliano dire questi due concetti. 

Meditare, significa semplicemente sedersi indisturbati in un luogo calmo e silenzioso, fare uno o due respiri profondi, e chiudere gli occhi. A questo punto prendi come oggetto di osservazione, il tuo respiro, nota come tu stia respirando. Devi solo prestare attenzione, senza cercare di controllare la maniera in cui respiri. Se lo senti corto, affannato, rilassato, lungo, veloce, lento ecc… tu lo stai solo osservando. Intanto che fai questo, nella tua mente c’è una varietà di pensieri pertinenti e non alla pratica meditativa. Ora voglio che ogni volta che la tua mente si distrae dal compito principale, l’osservazione del respiro, tu la riporti gentilmente al tuo respiro. Non rimproverarti perchè ti sei distratto, perchè hai pensato a pensieri “fuori tema”. 

Per iniziare, potresti fare un semplice esercizio, trovi qui la mia traccia guidata per praticare questa meditazione. Continua questo esercizio fino alla fine della traccia audio.

Durante la meditazione, il compito principale è prestare attenzione a un oggetto di meditazione, il mio preferito è il respiro, dopodichè la mente farà il suo lavoro, ovvero quello di pensare tanto, troppo e velocemente. Nota questo, e riporta gentilmente la tua attenzione all’oggetto meditativo. Non valutarti, non contare quante volte ti sei distratto, non giudicarti perchè il compito è uno: non giudicare e riportare l’attenzione al respiro. 

Così, avrai imparato a non attaccarti ai pensieri passeggeri e a non giudicarli etichettandoli per forza come positivi o negativi, sono semplicemente quelli che sono: dei pensieri. Praticando ogni giorno, anche solo 5 minuti di meditazione, potresti allenare questa tua nuova capacità a lasciare andare. Sentirai i suoi benefici in tutti gli ambiti della tua vita, e come per magia, la applicherai ogni qualvolta che ne avrai bisogno.

JOURNALING 

A volte, ci teniamo dentro tante di quelle cose che vorremmo raccontare a qualcuno che ci dia ascolto attento e di qualità, ci vorremmo lamentare delle situazioni di vita negative che ci capitano o che viviamo, ma succede che non sempre le altre persone hanno voglia di ascoltarci come vorremmo. A volte ci sono cose che non vogliamo raccontare a nessuno in realtà, per paura di essere giudicati o perchè noi in primis non abbiamo il coraggio di ammetterle e noi stessi. 

Sul filone delle pratiche di auto-aiuto che poterti introdurre nelle tue abitudini, è il jurnaling. Il journal è un diario, che non dev’essere per forza cartaceo, può essere anche l’applicazione delle note del computer o del telefono. Il journaling è la pratica di scrittura molto potente. Ci sono una miriade di tecniche di journaling che approfondisco in questo articolo. Procurati un quaderno, un diario, una foglio di scrittura digitale e inizia scrivendo la prima cosa che ti viene in mente e prosegui con tutti i pensieri che ti saltano in mente, procedi così. 

All’inizio potrebbero essere pensieri disordinatissimi, senza senso, potrebbe essere la lista delle cose che ti preoccupano o delle incombenze a cui devi fare fronte, o il racconto di una giornata andata male per qualche motivo. Quello che voglio che tu tenga a mente è che quelle pagine sono i tuoi fogli di brutta, non li devi far valutare a nessuno, ma prima di tutto devi essere tu stesso a non auto-valutarti e giudicarti per quella frase incompiuta, quel pensiero non chiaramente espresso. Adottando questa pratica in maniera costante, inizierai a notarne i benefici:

– Maggiore chiarezza nei tuoi pensieri e maggiore analisi dei tuoi meccanismi mentali

– Pianificazione delle tue attività e dei tuoi obiettivi di vita

– Non attaccamento alle situazioni e ai pensieri

– Uno storico dei tuoi miglioramenti

Non giudicarti se ci saranno periodi in cui sarai meno spinto e motivato ad annotare i tuoi pensieri e le tue giornate, fa parte del percorso.

 AFFERMAZIONI POSITIVE

Sempre nel tuo journal, puoi annotare su bianco e nero il tuo desiderio di lasciare andare e non attaccarti alle emozioni negative attraverso le affermazioni positive. Le affermazioni positive, che approfondisco in questo articolo, sono delle frasi in cui una persona manifesta un proprio desiderio, fino a trasformarlo in una parte di sè e delle sue convinzioni. 

Esempio di affermazione positiva in questo caso:

“Io mantengo la calma e la pace interiore e accetto di non poter controllare ogni situazione”

L’affermazione positiva è personale, e deve farvi provare delle emozioni positive nel momento in cui la create, deve avvicinarsi il più possibile al vostro desiderio, e farvi provare il piacere di raggiungere il vostro obbiettivo: lasciare andare.

Quando ci succede di vivere delle situazioni negative, come ho spiegato sopra, la tentazione di aggrapparsi all’emozione negativa prodotta dalla situazione è tanta, perciò consiglio di consolidare una serie di pratiche personali che ci aiutano a sintonizzarci su un’onda positiva e di lasciare andare il dolore. 

Premessa: prima di passare a questa fase, bisogna aver consolidato le pratiche di elaborazione e allenamento a lasciare andare la situazione negativa (Journaling, Mindfulness e Affermazioni Positive).

Con la pratica costante della mindfulness, del journaling e delle affermazioni positive, automatizzerete sempre di più la vostra capacità a lasciar andare. Non significa, come ho precisato all’inizio dell’articolo, che non proverete mai più frustrazione, rabbia, delusione o altre emozioni di questo genere. 

Vi consiglio quindi di attrezzarvi con semplici abitudini “salvavita” per sintonizzarvi in maniera ancora più veloce su onde più positive. Ho preparato una lista di attività che puoi mettere in pratica in qualsiasi momento di necessità: 

IL KIT SALVAVITA PER SINTONIZZARTI SU UN’ONDA POSITIVA

Ecco le mie pratiche preferite:

– Bagno, doccia calda o Hammam (se non sai cos’è un Hammam o non sai come si fa, clicca qui per il mio video)

Creati un rituale personalizzato di benessere fisico (e mentale). Rilassarsi è importantissimo in un periodo o anche dopo una situazione stressante o negativa. Ritagliare del tempo per te stessa e per il tuo benessere è fondamentale, e un bagno o una doccia calda, aiutano molto in questo.

– Massaggio in uno SPA o anche da soli (se non sai come massaggiarti da sola, scoprilo qui). 

– Camminare. Una camminata in solitudine di mezz’ora è sufficiente per scacciare l’energia negativa

– Lavare i piedi con sale marino 

– Semplificare la tua vita: valuta se ci possono essere impegni, attività o oggetti che potresti eliminare

– Pulire il tuo ambiente e accendere un incenso; fare ordine visivo aiuta a sentirsi più leggeri

– La mia Care Routine, Home SPA Day completa su YT e l’articolo

– Contattare la persona con le tue stesse good vibes e fare una passeggiata piuttosto che prendere un tè insieme

– Fare stretching -> La mia routine di stretching e di rilassamento

– Leggere un libro ispirazionale -> lista di libri preferiti

– Bere una tisana

– Accendere una candela

 

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